Ha uno scudo ricurvo di forma rettangolare poggiato sulla testa tramite la mano sinistra, mentre la mano destra tiene la posizione perpendicolare al corpo. I piedi sono paralleli alla distanza di 20 cm l'uno dall'altro e sono poggiati su una base quadrata. Nel corpo aveva un gonnellino in cuoio (probabilmente molto pesante) , retto da una cintura. La nudità del busto è resta note dalla rappresentazione dei capezzoli e dell'ombelico. L'essenzialità del corpo fa si che l'attenzione si concentri sul volto. Il viso è triangolare gli occhi sono due grandi cerchi e la bocca è una linea sottile stilizzata. Nella fronte alta e sporgente si sviluppa il naso a pilastro con delle incisioni per le narici. Le sopracciglia sono date da profonde arcate, anche le orecchie sono in rilievo e di forma semicircolare.
Nella nuca ha hanno una semplice calotta che arriva alla base del collo. Dalle orecchie partono sottili trecce. Il braccio destro è rivestito da una guaina.
Il guanto si pensa fosse rafforzato da un elemento metallico che serviva ad aumentare l'impatto sull'avversario nella lotta corpo a corpo.
Dalle indagini eseguite da parte dell'archeologo G. Lilliu si evince che le statue sono state distrutte volontariamente, rotte e spezzate con la subbia. Si ipotizza, inoltre, che l'area sia stata interessata da un incendio di cui possiamo vederne le tracce da dei frammenti. La datazione è stimata alla metà del IV a.C., si può affermare che forse tombe e statue per una certa fase siano state parte di uno stesso complesso . L'incendio conduce all'ipotesi che le statue si trovassero in un luogo chiuso e che ci fosse una abbondante presenza di legno. Sono stati trovati 3 modelli di nuraghe che se vengono immaginati rovesciati potrebbero essere dei capitelli. Questi capitelli potrebbero essere parte di una struttura litica e lignea, simile a quella rappresenta nel bronzetto di Ittireddu, che raffigura una casa a capanna quadrangolare dove in cima al tetto ci sono statue di uccelli. Questo complesso statuario potrebbe esaltare un gruppo aristocratico e gentilizio e le statue in tal caso rappresenterebbero gli antenati protettori oppure defunti eroi.